Immagine in copertina: la centrale di Masera (foto di Snam)
Legambiente torna a occuparsi del Piemonte, questa volta per la campagna C’è puzza di gas, che monitora le perdite degli impianti di distribuzione del gas metano. I dati, spiega l’associazione ambientalista, sono «preoccupanti». Fra Torino, Novara e Domodossola, dei 15 impianti monitorati grazie alla termocamera a rilevazione ottica di gas (Flir GF320), ben 12 presentano emissioni. In totale, Legambiente ha rilevato con questa ricerca 42 punti di emissione, di cui 9 casi di «venting» (rilascio diretto di metano nell’aria) e 33 perdite.
L’attenzione è particolarmente concentrata sulla centrale di compressione di Masera (Vco), gestita da Snam, che raccoglie il gas in arrivo da Olanda e Norvegia (5 venting e 1 perdita), e sull’impianto di regolazione e misura a Pernate (No), dove sono stati trovati 2 venting e 10 perdite. «I monitoraggi in Piemonte, che si aggiungono a quelli già condotti in Sicilia, Basilicata, Campania e Abruzzo, testimoniano – dice Katiuscia Eroe, responsabile energia di Legambiente – come il problema delle dispersioni di gas metano riguardi l’intera filiera del gas fossile in tutto il Paese».
Il Piemonte, ricorda Legambiente, è la terza regione per produzione di energia a livello nazionale, ma anche per il consumo più alto di gas. Il comparto termoelettrico è destinato a espandersi per via dei cinque progetti di «revamping» di centrali a gas già esistenti, approvati dal Mase dal 2020 a oggi (quattro hanno anche incentivi statali). Legambiente è contraria alle fonti fossili. «Vogliamo che altri siano i motivi per cui venga riconosciuto il Piemonte, non porta d’accesso del gas, ma terreno fertile – aggiungeSergio Capelli, direttore di Legambiente Piemonte – delle rinnovabili e promotore del futuro energetico e sostenibile. La nostra Regione è in deficit energetico, ovvero produce meno energia di quella che consuma e solo il 31,5% (al 2022) proviene da fonti rinnovabili, in maggioranza da idroelettrico. È tempo di fare un salto in avanti con decisione e coraggio verso la decarbonizzazione».