Siamo a valle di Torino, appena oltre la città. Il Po ha già accolto le acque del Sangone, della Dora Riparia e dello Stura – oddio, acque, diciamo che siamo ottimisti – e si prepara a doppiare la collina torinese per poi dirigersi verso il Chivassese e da iniziare la propria corsa quasi orizzontale lungo la Pianura Padana. È il punto nel quale sorge San Mauro Torinese. Questa piccola cittadina ha una posizione invidiabile, fra le sponde del fiume più lungo d’Italia e le pendici collinari che conducono a Superga. È una città che va raccontata, che va esplorata, non solamente attraversata per andare da chissà che altra parte.
Per questo abbiamo lanciato San Mauro stories. Fino al 15 giugno, è possibile inviare un racconto da 5000 battute (spazi inclusi), con una proposta di titolo e una foto (se c’è) e partecipare alla costruzione di un libro dedicato a questa città. Basta inviare tutto a pontidiparole.to@gmail.com
È una delle nuove tappe del nostro percorso, la collana Stories che, edita da Graphot, sta consentendo a me (Paolo Morelli) e al libraio Rocco Pinto di esplorare quartieri e città. Abbiamo già curato alcuni libri su Borgo Rossini, Barriera di Milano, Sparone (To) e Santa Rita, mentre sta per uscire un volume dedicato a Porta Palazzo di cui vi daremo notizia a breve. Intanto continuiamo a guardare oltre, verso le prossime storie da raccontare.
La chiamata è rivolta ad abitanti, ex abitanti o semplicemente conoscitori delle zone su cui ci concentriamo. In ogni libro, finora, abbiamo messo storie di persone e luoghi, pezzi di storia – principale o «minore» – e aneddoti più o meno noti. Sono nati dei piccoli gioielli che da un lato raccontano la comunità attraverso il quartiere o la città, dall’altro restituiscono una carta d’identità piuttosto dettagliata di ogni realtà.
Vi va di raccontarci anche San Mauro?
